Nel mio lavoro di penalista, che non segue orari d’ufficio, il telefono non si spegne mai.
Sono sempre disponibile per i miei assistiti che hanno necessità di darmi un aggiornamento o di chiedermi un rapido consulto, ma non è mia abitudine fornire “consulenze gratuite”.

Se ritenete di avere bisogno di un professionista, prenotate subito un appuntamento con me perché la tempestività è fondamentale nelle questioni legali, specialmente quando ci può essere necessità di raccogliere prove a vostro favore.

Il primo incontro – di persona o tramite videoconferenza – sarà conoscitivo e gratuito.
Dovrete presentarvi muniti dei documenti di identità e dei documenti sui redditi famigliari, se ritenete di poter essere assistiti a spese dello Stato. Mi esporrete la questione che vi riguarda e mi mostrerete gli eventuali atti giudiziari a voi consegnati o notificati. Dopo che avrò fatto una prima sommaria valutazione della questione, vi sottoporrò il mio preventivo di costo che, se deciderete di accettare, sottoscriverete.
Inizieremo insieme a lavorare sulla questione dopo che avrete sottoscritto il conferimento del mandato e l’adesione al contratto. Poiché non lavoro a credito, vi sarà subito richiesto un acconto, ben indicato nel preventivo.

No, tra le mie competenze non rientrano le questioni di diritto civile, diritto di famiglia, separazioni e divorzi, cittadinanza e immigrazione, testamenti e successioni, diritto commerciale, diritto societario, diritto tributario, diritto fallimentare, contrattualistica, recupero crediti, proprietà intellettuale e industriale, locazioni e ogni altra materia non indicata tra le mie aree di attività.

Il mio consiglio è di diffidare dai sedicenti tuttologi. La materia giuridica, oggi, richiede uno studio verticale, focalizzato su uno specifico settore del diritto, che nel mio caso è quello del diritto penale e delle discipline ad esso strettamente collegate.
Se avete bisogno di assistenza legale su materie che non sono di mia competenza, saprò consigliarvi il professionista più indicato.

Se rimanete coinvolti in un incidente stradale o avete altrimenti accidentalmente ferito qualcuno o danneggiato qualcosa, sinceratevi delle condizioni delle vittime, prestate aiuto e attendete l'arrivo dei soccorsi, ma non parlate con le vittime di quanto è accaduto, evitate espressioni di “dispiacere” o “costernazione” o manifestazioni di “scuse” o assunzioni di “colpa” o richieste di “perdono”.
Non avanzate proposte e non discutete di risarcimento senza prima aver consultato un avvocato.

Tenete sempre un atteggiamento verbale e fisico non ostile.

Lasciatevi identificare fornendo le vostre generalità e un documento di identità e, se ve lo chiedono, le impronte digitali.

Fatevi spiegare il motivo della loro presenza e, se intendono trattenervi contro la vostra volontà o svolgere delle operazioni invasive nei vostri confronti (es. arresto, fermo, perquisizione, ispezione, alcoltest, prelievi di sangue o saliva o capello, ecc.), esercitate il vostro diritto a contattare immediatamente un avvocato e chiedete di poter essere affiancati da una persona di vostra fiducia. Se avete con voi dispositivi elettronici, spegneteli.

Per quanto provino a persuadervi a parlare, non rivelate informazioni personali di alcun tipo (utenze cellulari, indirizzi e-mail, password o codici di sblocco, soprannomi, ecc.), esercitate il vostro diritto all’assistenza di un avvocato e riservatevi di rendere dichiarazioni soltanto in sua presenza.

Se venite avvicinati durante quello che appare un casuale controllo di polizia e vi viene chiesto il motivo di un vostro comportamento sospetto o della vostra presenza in quel luogo e in quel momento, rispondete solo se avete valide giustificazioni da fornire per chiarire il malinteso e senza divagazioni su cosa avete fatto prima, dove eravate o con chi (esempi: “sto scavalcando questa recinzione per rientrare a casa mia perché ho perso le chiavi”; “ho questo coltellino nello zaino perché sto andando a fare una escursione nei boschi”, “stiamo recitando per un video social in cui insceniamo un rapimento”).

Se venite intervistati come vittime o testimoni di un determinato fatto, rispondete alle domande secondo verità ma in modo sintetico e preciso, senza fare divagazioni su altri fatti o circostanze che vi riguardano. Chiedete di potervi consultare prima con un avvocato; chiedete la presenza di un interprete se non siete madrelingua; chiedete che l’intervista venga fonoregistrata.

Fatevi sempre rilasciare un verbale scritto delle operazioni che sono state compiute alla vostra presenza. Prima di firmare, assicuratevi che tutte le vostre dichiarazioni e richieste siano state riportate fedelmente, altrimenti fate aggiungere o correggere il necessario.

Rivolgetevi subito a un avvocato del settore, portando tutte le “prove” che avete già raccolto. Ricordate che per tutelarsi in sede legale è possibile registrare telefonate o filmare di nascosto, purché siate presenti anche voi alla registrazione.